I prezzi del gas naturale europeo dovrebbero scendere di oltre la metà nei prossimi sei mesi, se il continente riuscirà ad affrontare un inverno senza gas russo, secondo gli analisti di Goldman Sachs.
Gli analisti scrivono in una nota ai clienti che i prezzi di riferimento per l’Europa nordoccidentale dovrebbero scendere “sequenzialmente” a circa 100 euro per megawatt/ora nel primo trimestre dell’anno prossimo, presumendo temperature invernali nella media. La curva forward attualmente stima prezzi ancora intorno ai 200 euro/MWh, mentre il prezzo per la consegna ad ottobre si aggira intorno ai 192 euro/MWh.
Le loro previsioni si basano sull’idea che l’Europa si sia già preparata alla stagione di picco della domanda, riempiendo le scorte più rapidamente del solito con acquisti aggressivi sul mercato globale del gas naturale liquefatto, per rimpiazzare le importazioni che non arrivano più dai gasdotti russi.
Inoltre, notano, i prezzi alle stelle visti sul mercato spot quest’estate hanno già portato ad una considerevole riduzione della domanda, soprattutto dai clienti industriali.
“Con l’arrivo dell’inverno, ci aspettiamo che gli alti livelli delle scorte all’inizio della stagione soddisfino una richiesta superiore alla media”, scrivono gli analisti, aggiungendo che prevedono che gli impianti di stoccaggio UE siano ancora pieni al 20% a fine marzo.
Di conseguenza, affermano, “una sensazione di sollievo per aver superato l’inverno” sostituirà l’attuale “sensazione di urgenza per distruggere la domanda”.
Persino a 100 euro/MWh, tuttavia, i prezzi sarebbero circa sei volte superiori ad appena un anno fa: un’enorme sfida per la competitività dell’industria europea ed una grossa minaccia per il potere di spesa dei consumatori.